Casa Ail

AIL è sempre stata un punto di riferimento per i pazienti ematologici costretti al pendolarismo sanitario per affidarsi ai centri clinici all’avanguardia.
Da ben 20 anni AIL Trentino risponde con dedizione ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, finanziando l’arredamento delle case AIL o altre strutture ricettive situate nei pressi dei centri di cura, e sostenendo parte delle necessità economiche legate ai trasferimenti. L’AIL ha lavorato e lavora instancabilmente per offrire strutture e servizi che rispondono ai bisogni di coloro che risiedono lontano dai Centri di Ematologia e che devono affrontare lunghi, faticosissimi e spesso dispendiosi periodi lontano da casa.
Grazie alle risorse raccolte in 20 anni grazie alle generosità dei nostri sostenitori si è sempre preferito dare la sicurezza di un luogo che fosse vissuto dagli ospiti davvero come casa e non come un rifugio sporadico, o per pagare loro le stanze di residence, di alberghi, di case di accoglienza gestite da altri enti non profit. Questo, per consentire ai pazienti un accesso facilitato alle strutture di cura circondati dall’affetto dei loro famigliari, anche lontano da casa. Sappiamo come l’abitante, in questo caso, è una persona forzatamente e drammaticamente sradicata dal proprio contesto, spaesata, in circostanze non congeniali. Per questo AIL desidera che si senta a casa, che abbia un contesto in cui si orienti, in cui si senta a suo agio e libero di muoversi, di fare, di riposare, o solo di stare. Si è cercato, quindi, di creare quello che gli inglesi definiscono home, non solo casa ma anche nido, rifugio, focolare, famiglia. Perché lo star bene a casa, per AIL, fa parte della cura.
Il malato ematologico che necessita degli alloggi AIL vi soggiorna infatti per tutto il periodo della cura con un familiare di riferimento che lo supporta sia dal punto di vista pratico che psicologico. Alla dimissione, poi, diventa condizione imprescindibile una casa con tutti i comfort ed attrezzata per permettere all’ammalato di soggiornare con un numero limitato di persone trovandosi in una fase molto delicata: le difese immunitarie sono praticamente nulle. Ancora più delicata è la fase post trapianto. Per una procedura di midollo osseo, ad esempio, è richiesto un periodo di follow-up ravvicinato per almeno tre mesi dalla procedura. In questo periodo la persona interessata deve presentarsi a controlli ambulatoriali frequenti, da due a tre volte la settimana, che non potrebbero essere eseguiti se la residenza non fosse vicina all’area ospedaliera nella quale si è eseguito il trapianto.
E’ dunque grande la soddisfazione nel pensare che anche la nostra sezione potrà offrire ospitalità gratuita ai pazienti e ai loro famigliari per effettuare le cure o i controlli necessari nelle strutture ospedaliere regionali: ospedale di Bolzano, ospedale di Trento e centro di Protonterapia. Persone provenienti o da fuori regione o residenti in valli trentine troppo lontane dal centro e quindi impossibilitate a sostenere il viaggio di andata e ritorno ogni giorno nel periodo di cura o post trapianto, o per effettuare le trasfusioni o i controlli necessari e ravvicinati. Persone costrette ad allontanarsi dalla propria residenza per potersi curare o per stare vicino a un proprio caro.
Per tutte loro, ammalati e loro famigliari, grazie al generoso e inaspettato lascito del caro Paolo Mattedi, è finalmente a disposizione la casa accoglienza AIL “Paolo Mattedi” a Spini di Gardolo – Trento.

 

Il piano terra della “casa accoglienza AIL Paolo Mattedi” è adibito a sede dell’associazione, il primo piano è utilizzabile per tre nuclei famigliari: dispone di rete wifi, di spazi comuni: cucina, soggiorno e due bagni e di 3 stanze con due letti ciascuna. Le stanze e gli spazi comuni sono ovviamente ammobiliati, la cucina è fornita di stoviglie e elettrodomestici, ogni stanza da letto e il soggiorno sono forniti di televisore.
Vogliamo ancora una volta ringraziare le donne e gli uomini trentini che grazie alla loro generosità, attraverso i fondi raccolti, ci hanno permesso di effettuare le sistemazioni necessarie e di acquistare tutto l’occorrente per rendere la casa il più possibile funzionale ed accogliente. Ma soprattutto grazie di cuore alla generosità di Paolo Mattedi, esempio di come la grandezza di un uomo si misuri con i gesti fatti sottovoce, senza clamori e senza pretendere nulla in cambio.
Grazie Paolo.